E' uno
dei piatti che facciamo da più tanto tempo. A casa la nonna ogni
tanto lo faceva, dico ogni tanto perché non si può mangiare tutti i
giorni, è talmente forte che oltre che cuocerti la bocca, tiene
lontano, ma molto lontano anche gli amici o i famigliari più
stretti!!!!
A me il
fegato non è mai piaciuto e quando la nonna lo comprava, lo cucinava
per tutti. Lo serviva ai miei genitori e ai miei fratelli che
ancora aveva una dose di aceto e aglio abbastanza contenuta e poi
aggiungeva ancora aglio e tanto aceto in modo che non si sentisse il
gusto del fegato, così lo mangiavo anch'io.
Aggiadda
significa agliata ed è il modo tutto genovese di cucinare il fegato,
è un piatto squisito, certo deve piacere il fegato, l'aglio e
l'aceto.
Se vuoi
provare a farlo è velocissimo!
Compri
in macelleria delle fette di fegato,può essere di vitello, più delicato oppure di vitellone più saporito, almeno di 120 g. a persona, poi le
tagli tu a pezzetti,
le metti in padella con un po' di olio di oliva e le fai cuocere a fuoco vivace, mescolando con un cucchiaio di legno.
Nel mortaio pesti bene l'aglio, un po' di mollica di pane e poi aggiungi aceto bianco mescolando bene il tutto. Noi abbiamo cominciato a mettere tutto nel frullatore perchè l'aceto e l'aglio avevano corroso in modo esagerato il marmo di quel mortaio che avrà sicuramente più di centoventi anni ed è a noi molto caro.
Quando il fegato è ben rosolato aggiungi il sughetto di aglio aceto e mollica, lo fai cuocere ancora qualche minuto e lo servi bello caldo
Come
sempre non ti posso dare nessuna misura perché, come sai noi
non pesiamo mai nulla e poi dipende dai tuoi gusti, se ti piace molto forte puoi mettere almeno uno spicchio d'aglio ogni due fette di fegato e un bel bicchiere di aceto, il sale lo aggiungi alla fine.
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